Martin Buber
Buber, intellettuale atipico, non classificabile, al tempo stesso socialista religioso, sionista fautore di uno Stato bi-nazionale arabo-ebraico nella Palestina mandataria, ebreo credente ma lontano da ogni ortodossia religiosa, spesso in contrasto con le idee dominanti, anche all’interno della sua stessa comunità, è soprattutto noto come l’autore di «Io e tu» pubblicato nel 1923, in cui teorizza il principio dialogico come filosofia relazionale: un’interpretazione teologica della relazione tra sé e l’altro che metteva l’accento sull’assoluta necessità del dialogo con gli altri esseri umani e il «Tu» divino, che è il «tutto altro» e il «tutto vicino». Determinante per l’evoluzione del suo pensiero la relazione di Franz Rosenzweig, che purtroppo morirà prematuramente, con il quale collaborerà a una nuova traduzione della Bibbia che terminerà solo nel 1961. È a partire da questa collaborazione che il pensiero di Buber si concentrerà sulla comunità e il dialogo umano.