Sul concetto di prefigurazione in ambito anarchico
Il concetto di politiche prefigurative non implica il tentativo di portare nel presente, di «concretizzare» direbbero alcuni, uno stato di cose definito e delineato, o semplicemente abbozzato e suggerito, di una o l’altra utopia, bensì di mettere in pratica il più possibile nel presente, qui ed ora, i valori in cui si basa l’utopia. E quindi, è in quanto dispositivo per illustrare e trasmettere questi valori che l’utopia può ispirare l’azione rivoluzionaria nel senso rinnovato del termine rivoluzione. Prendendo le distanze dalle utopie del passato, che descrivevano al millimetro un mondo da sogno, le utopie contemporanee prendono la forma di un’utopia che è pienamente cosciente di essere solo un incentivo per la lotta, e di offrire solo una mappa di navigazione vaga ed imprecisa sulla quale bisogna inventare le rotte e non seguirle. Utopie che possono addirittura formarsi durante un processo di lotta, senza per forza venire da rappresentazioni preformate, come segnala Saul Newman.